ROMA - La Lazio contro Figc e Procura federale. Tavecchio prova a far cambiare idea a Lotito sulla riapertura della Curva Sud ma il presidente della società biancazzurra va avanti. La Lazio ha scelto di aprire ancora una volta la
Curva Sud, in modo da consentire ai suoi abbonati in Nord (altrimenti squalificati per via della chiusura del settore) di assistere comunque alla partita. Per la Procura Federale si tratta di slealtà sportiva, per il club di Lotito di soluzione “da prassi", portando all’attenzione precedenti come quello del Verona del maggio scorso nella partita con il Napoli. In quel caso il club veneto fece esattamente come la Lazio, comunicando il tutto sul proprio sito internet: “Si ricorda che in seguito alla squalifica comminata dal Giudice Sportivo e in ottemperanza a quanto riportato nel comunicato n.111 della LNPB del 03/05/17, tale settore sarà chiuso ai tifosi per la gara di campionato di Serie A contro il Napoli. Tutti coloro che avessero già sottoscritto un abbonamento all’Hellas Verona nel settore di Curva Sud, possono comunque acquistare un biglietto in un altro settore dello stadio”.
LA ROMA PRENDE LE DISTANZE - Non è l’unico precedente a cui si appella la Lazio, che proprio nella comunicazione di apertura del settore arrivato nella giornata di ieri ha fatto esplicitamente riferimento alla sentenza 6004 del 22 marzo 2017 del Tribunale di Roma, in cui era stato disposto che la AS Roma dovesse rimborsare il suo abbonato per non avergli permesso di vedere la partita, proprio per via di una squalifica del suo settore. Una versione sostenuta anche dal portavoce del club, Arturo Diaconale: "La Sud sarà aperta perché non si può negare, a chi ha pagato, il diritto di assistere alla partita. È un discorso imposto dalla Magistratura, non possiamo defraudare i nostri abbonati. Speriamo di non rivivere le stesse esperienze dell’ultima volta”. Da parte della Roma, chiamata in causa per il suo precedente, la visione della medesima situazione è però diversa. Il club giallorosso fa infatti sapere “che nel caso in cui ci fosse una squalifica di un qualsiasi settore, la società non darà mai la possibilità agli abbonati squalificati di accedere un altro settore dello stadio pur di fargli assistere alla gara. E se il giudice imporrà di nuovo il rimborso del biglietto (o comunque della percentuale dell’abbonamento, ndr), lo pagherà regolarmente”.
PRESSIONI ANCHE DA TAVECCHIO - Una precisazione che cambia solo relativamente il punto di vista della Lazio, determinata ad andare avanti per la sua strada. Non sono servite nemmeno le “pressioni” arrivate indirettamente dalla Procura e pure dalla FIGC di Tavecchio: “Loro - spiega a Repubblica l’avvocato della Lazio, Gentile - non devono accettare o meno. Al massimo contestano e dicono che nel momento in cui c’è la squalifica della Curva Nord non si possono trasferire i relativi abbonati in Sud. Questa è la contestazione che hanno fatto alla Lazio per la partita con il Cagliari. Discutiamo di questo, ma non possono impedire la vendita. La Curva Sud si apre ed è corretto aprirla: teoricamente secondo la Procura non possono andare gli abbonati, perché a suo giudizio non devono occupare altri settori. Di certo è una decisione che spetta al club e non c’è nessun potere esterno preventivo o interdittivo. Al massimo può portare a un’altra sanzione”. Per motivi di ordine pubblico, infatti, solo il Questore o il Prefetto di Roma avrebbero la facoltà di impedire l’apertura del settore Curva Sud al club, che in ogni caso ha ottenuto la preventiva autorizzazione da parte del GOS (il Gruppo Operativo di Sicurezza), così come accaduto anche per la partita precedente con il Cagliari.