Una donna di 36 anni è morta dopo un intervento chirurgico di liposuzione effettuato in una clinica a Milano. Questa almeno è l'ipotesi su cui sta lavorando la procura di Milano sulla base della denuncia ricevuta dal marito.
Il decesso, da quanto si è saputo, è avvenuto in un hospice del Bresciano dove la donna era stata portata qualche mese fa. L'intervento di asportazione di parte del tessuto adiposo da fianchi, addome e gambe, risale al 5 luglio. Da allora la 36enne non era stata più bene, secondo la denuncia del compagno (assistito dall'avvocato Laura Gravina) aveva iniziato ad avere febbre e convulsioni.
Era rimasta qualche giorno in una stanza d'albergo di Milano - la donna e il compagno vivevano in Romania - poi era tornata nel suo Paese. Ma le sue condizioni si erano aggravate ancora, stando ancora alla denuncia dell'uomo, era stata operata più volte a Bucarest, anche per "fasce necrotizzate". Poi le condizioni si sono aggravate ancora, fino a quando i parenti hanno deciso di portarla in un hospice, di nuovo in Italia, a Orzinuovi, nel Bresciano. Ora la salma della donna è a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli esami autoptici.
La liposuzione era stata eseguita in uno studio medico del centro di Milano. Dopo la denuncia, Mattia Colli, il medico che ha eseguito l'intervento, è indagato per omicidio colposo. I Nas dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dalla pm Luisa Baima Bollone, hanno perquisito il centro di chirurgia plastica ed estetica dove opera Colli, in via Podgora, proprio vicino al Tribunale. Le indagini dovranno verificare, in particolare, se durante l'intervento sono state eseguite tutte le prescrizioni igienico-sanitarie.