"Staniamo i fascisti di CasaPound", petardi dal corteo fermato con lacrimogeni
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(lapresse)
Partito ora da Porta Nuova il corteo che raduna circa 500 persone, militanti dei centri sociali e No Tav, anarchici, studenti, tante bandiere di Potere al Popolo. "Andiamo a stanare i fascisti di CasaPound" lo slogan lanciato dai manifestanti che stanno percorrendo corso Vittorio, scortati da un imponente schieramento di agenti in tenuta antisommossa.
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"Da Torino a Palermo scateniamo l'inferno. Non è solo uno slogan ma una promessa. Quello che è stato fatto a Palermo all'esponente di Forza Nuova è una concreta azione di antifascismo ed è legittima perché attaccare i fascisti è una difesa popolare": sono le parole del duro intervento fatto in corso Vittorio dai manifestanti che cercano di avvicinarsi all'hotel tra corso Bolzano e corso Vinzaglio, distante poche centinaia di metri, dove alle 21 è atteso il leader di CasaPound Simone Di Stefano.
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Prima carica e getto di idranti in corso Vittorio. Il corteo ha cercato per due volte di forzare il blocco e gli agenti in tenuta antisommossa hanno allontanato i manifestanti che si sono ricompattati e si trovano a una decina di metri dal cordone di polizia.
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Il corteo è arrivato fino in via Colli, a pochi metri dall'albergo dove tra poco parlerà Di Stefano. La polizia ha bloccato l'accesso dopo un corteo senza regole che ha rapidamente percorso corso Stati Uniti e corso Galileo Ferraris. I manifestanti hanno cominciato a lanciare petardi e qualche bomba carta e a occupare la strada con i cassoni delle immondizie, ma sono stati di nuovo allontanati prima con gli idranti, poi con un fitto lancio di lacrimogeni.